a scuola ci si confronta sulle impressioni, emozioni, riflessioni e su altri films visionati. Dalla discussione emergono delle parole che G. suggerisce di raccogliere in un brainstorming post piuttosto che ante.
A casa si ricercano informazioni, poesie e pensieri, frammenti raccolti con amore come testimonianza della vita che sopravvive alla morte. Chi ha PC e stampante (o a gruppi) porta a scuola i materiali, chi ricopia o ritaglia da libri, chi porta su pen-drive.
Qualcuno sente molto questo dolore, avendo genitori di origine polacca, pertanto quello che per noi è lontano nel tempo e nello spazio per loro è un dolore intrinseco ed ineliminabile. Anche per questo ne parliamo, con pudore e delicatezza: per conservare la memoria con dolcezza e per infondere la fiducia che non accada mai più.
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